37) Ri/conoscersi
"La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia. Chi penetra il senso della mia musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini."
(Ludwig van Beethoven)
Hey, Tu.
Come te la passi?
Ho voglia di vederti. Che mi racconti chi sei, magari con una cioccolata calda fra le mani, in mezzo a mille foreste.
Io ti devo raccontare di come il teatro mi stia trascinando dentro
e di come il doppiaggio mi abbia riportato l'amore;
dei miei articoli settimanali
del manoscritto
e di tutto il resto.
Ho ricominciato a dipingere, e ci metto altri mondi lì
che mi fanno sentire al sicuro perché li riconosco
O volti e luoghi che ci devo andare
E poi spero
spero con tutta l'anima
di non finire mai più incatenata in un ufficio in attesa di morire con la sensazione di aver fatto il mio dovere, basta che sia sistemata.
(Che avessero tentato di sistemarmi è sicuro.)
Il mondo gira dalla parte sbagliata. Ma la vita è troppo bella.
Per farsi ingoiare via. C'è troppa roba da scoprire, da conoscere, c'è troppo da amare.
Tenersi lontani dallo schifo o buttarsi nel mezzo per ripararlo?
Non lo so, non credo di essere in grado di riparare niente.
So che l'unico vero dovere che ho è di essere felice. E, di conseguenza, passare la felicità agli altri come un testimone, fino alla fine della corsa.
Amare chi sono e quello che faccio è il primo passo.
Per citare Lorenzo, il resto va da sé, non lo so.
33) Come il mare
"Ma poi mi domando: se metto a tacere il mio inquieto desiderare, il mio sovreccitato fervore e questa mia natura stupidamente affamata - che cosa farò allora della mia energia?
Ecco la risposta della guru: Cerca Dio. Cerca Dio come un uomo con la testa in fiamme cerca l'acqua."
(Elizabeth Gilbert, Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità, 2006)
- 30.
Non ho mai saputo cosa aprisse questa chiave.
Non l'ho mai saputo fino a quel giorno in cui mio nonno mi confidò che senza di lei io non sarei nemmeno stata al mondo.
Lui l'aveva lasciata a mia nonna in custodia prima di partire per la guerra, dicendole che le avrebbe svelato che cosa aprisse, ma che lei avrebbe dovuto aspettare il suo ritorno.
Lei si fece promettere in cambio di tornare. Leggi tutto "33) Come il mare"
30) Trekking, un percorso
"In every walk with nature one receives far more than he seeks."
(John Muir)
- 51.
Lo scorso maggio, mi ricordo di aver buttato lì in battuta Magari mi do al trekking, mentre tiravo fuori il mio vecchio tapis roulant dal garage "in attesa dell'estate". Mi rifiutavo di uscire al freddo e soprattutto al buio dopo il lavoro.
A giugno, inventavo il Roulantton, perché correre al chiuso mi deprimeva ancora peggio.
Quest'estate, passeggiavo per gli assolati sentieri montani di Asiago ripetendo il monologo di Solange, mentre scoprivo la bellezza del camminare all'aperto e iniziavo a godere dei suoi primi benefici. Leggi tutto "30) Trekking, un percorso"
26) La mela avvelenata
"Quel che apprezzate di una bevanda alcolica non è la bevanda in sé, ma il porre fine all'irritazione causata dall'ardente desiderio di averla."
(Allen Carr, È facile controllare l'alcol se sai come farlo, 2007)
- 79.
Quando scrivo, non mangio.
Quando cammino, non mangio.
Quando cammino all'aria aperta, c'è questo senso di libertà che assomiglia a una specie di gratificazione primordiale, un senso di riconciliazione, che si va a sostituire. Il pensiero al cibo scompare.
Se poi penso a cammini di pellegrinaggio (per esteso, a qualcosa di coinvolgente a livello spirituale, che distoglie l'attenzione da cose futili come la "dieta" nella vita) questo rende il pensiero quotidiano della gestione del mangiare una cosa priva di significato, insussistente, risolta. Leggi tutto "26) La mela avvelenata"