37) Ri/conoscersi
"La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia. Chi penetra il senso della mia musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini."
(Ludwig van Beethoven)
Hey, Tu.
Come te la passi?
Ho voglia di vederti. Che mi racconti chi sei, magari con una cioccolata calda fra le mani, in mezzo a mille foreste.
Io ti devo raccontare di come il teatro mi stia trascinando dentro
e di come il doppiaggio mi abbia riportato l'amore;
dei miei articoli settimanali
del manoscritto
e di tutto il resto.
Ho ricominciato a dipingere, e ci metto altri mondi lì
che mi fanno sentire al sicuro perché li riconosco
O volti e luoghi che ci devo andare
E poi spero
spero con tutta l'anima
di non finire mai più incatenata in un ufficio in attesa di morire con la sensazione di aver fatto il mio dovere, basta che sia sistemata.
(Che avessero tentato di sistemarmi è sicuro.)
Il mondo gira dalla parte sbagliata. Ma la vita è troppo bella.
Per farsi ingoiare via. C'è troppa roba da scoprire, da conoscere, c'è troppo da amare.
Tenersi lontani dallo schifo o buttarsi nel mezzo per ripararlo?
Non lo so, non credo di essere in grado di riparare niente.
So che l'unico vero dovere che ho è di essere felice. E, di conseguenza, passare la felicità agli altri come un testimone, fino alla fine della corsa.
Amare chi sono e quello che faccio è il primo passo.
Per citare Lorenzo, il resto va da sé, non lo so.
36) La mia parola
"Never give up on a dream just because of the time it will take to accomplish it. The time will pass anyway."
(Earl Nightingale)
- 9.
Silvia Pepitoni è un’insegnante eccezionale. Primo perché è un'attrice straordinaria e ha dalla sua l'esperienza di una vita. Secondo perché è intonatissima e dotata di un orecchio incredibile, in grado di stanare una differenza di semitono o di riproporre qualsiasi accento geografico alla perfezione; e fa dell'esposizione una questione di ritmo e intonazione musicale. (Unita a tutto il resto.) Terzo perché, per lo stesso motivo, nelle sue lezioni, in classi di non più di sei-sette persone al massimo, si impara anche a cantare, dato che le dinamiche del doppiaggio e quelle del canto sono le stesse, e saper cantare per un attore è sempre un valore aggiunto. Quarto perché, nella recitazione, va alla ricerca della sfumatura nella sfumatura della sfumatura, e così tu ce la metti tutta per rendere, che so, una certa receptionist "cortese, ma robotica, suadente, ma non ammiccante". E, se impari a fare questo, impari quel genere di fondamenta del mestiere che ti rendono capace, svelto, stabile e destinato a durare. Leggi tutto "36) La mia parola"
35) Dare
– Che cos'hai in mano? È uno scherzo, spero. Vieni promosso e ti licenzi?
– Vedi… questa carriera non fa per me.
– E che cosa farai?
– James, grazie di tutto.
(Ryan Coogler, Creed - Nato per combattere, film 2015)
- 16.
Ricordo di aver pensato un giorno E se mi capitasse di dover doppiare una roba così?!
Ricordo di averlo anche postato su Facebook. Curioso come poi il destino mi abbia portato a fare un provino proprio con lei, la stratosferica Silvia Pepitoni. Leggi tutto "35) Dare"
33) Come il mare
"Ma poi mi domando: se metto a tacere il mio inquieto desiderare, il mio sovreccitato fervore e questa mia natura stupidamente affamata - che cosa farò allora della mia energia?
Ecco la risposta della guru: Cerca Dio. Cerca Dio come un uomo con la testa in fiamme cerca l'acqua."
(Elizabeth Gilbert, Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità, 2006)
- 30.
Non ho mai saputo cosa aprisse questa chiave.
Non l'ho mai saputo fino a quel giorno in cui mio nonno mi confidò che senza di lei io non sarei nemmeno stata al mondo.
Lui l'aveva lasciata a mia nonna in custodia prima di partire per la guerra, dicendole che le avrebbe svelato che cosa aprisse, ma che lei avrebbe dovuto aspettare il suo ritorno.
Lei si fece promettere in cambio di tornare. Leggi tutto "33) Come il mare"